sabato 21 agosto 2010

La Voce del Mare


Un lampo.

Un tuono.

 
La pioggia scrosciante annebbia la mia vista, tingendo il mondo di grigio.

Onde simili a draghi fumanti si ergono minacciose all'orizzonte.
Il cielo è scuro, le nuvole nere corrono trasportate dal vento.

Solo, in mezzo al mare. Come sempre.


Un lampo.

Un tuono.


Una tempesta come non se ne vedevano da anni.

Le vele colpite dal vento emettono un rumore straziante, nero come il cielo stesso.
Un ruggito sconquassante, un urlo ancestrale di vendetta.

Chiudo gli occhi, assaporando quel sapore di salsedine che tanto mi è familiare.

Reggo con mano salda il timone, con l'altra mi asciugo la fronte imperlata di sudore.

Solo, in mezzo al mare, dimenticato da Dio e dagli uomini.

Questa è la mia vita.
La natura mi sfida, e io rispondo.

E dopo ogni tempesta, lo so, tornerà il sereno.

Così era e così sarà.


Un lampo.

Un tuono.


Un'onda colpisce, e un'altra, e un'altra ancore.

Stringendo i denti, ruoto vigorosamente il timone.

Un cavallone solitario si avvicina.

Riesco a domarlo.

Chiudo gli occhi e grido, forte, con tutto me stesso.

Il mio urlo è una sfida, mi scuote nel profondo.

Continuo finchè non ho più fiato in gola.

La sensazione che si prova a sfidare la Natura.
E vincerla.
È indescrivibile.


Un lampo.

Un tuono.


Onde sempre più alte mi colpiscono.

Incasso i colpi e rispondo agli attacchi con la stessa energia.

Barcollo sotto i fendenti dell'Oceano, ma non ho intenzione di arrendermi.
E Lui lo sa.


Un lampo.

Un tuono.


Ma lentamente il mare si cheta.

Il cielo si tinge di rosso.
Il sole tramonta, dipingendo le nuvole degli ultimi colori del giorno.

Mi sdraio sul duro legno.
Accendo la pipa, e con aria sognante guardo il prato azzuro sopra di me.

Urla di gabbiani.

Brezza.

Pace.

Mi riempio i polmoni di gioia.
Un'ebbra gioia che tutto riempie.

Inspiro.

E dolcemente espiro.

Questa è la mia vita.

Io, e la Natura.
Nessun altro tra di noi.

Solo la Voce del Mare.

Totale libertà.

E la consapevolezza che dopo ogni tempesta ci sarà sempre il sereno, e viceversa.

La vita è come l'Oceano.
Ognuno sceglie la sua barca, la sua rotta.

E passo dopo passo, si costruisce il futuro.



Mi alzo lentamente, per non rovinare la sacralità del momento.

Un ultimo sguardo al Sole, prima del suo riposo.
Un saluto.

E poi, qualcosa cambia.

Un lampo.

Un tuono.


Nubi nere all'orizzonte. Prime gocce di pioggia.

Sorrido, aspirando le ultime
 boccate di tabacco.
 
Afferro con forza il timone, scostandomi i capelli dal volto.

Il Destino, quello che ogni giorno mi costruisco con le mie scelte, sta bussando alla mia porta.

E io sono qui per accoglierlo.



Un lampo.

Un tuono.



1 commento:

  1. mi è piaciuto davvero molto!questo tema della sacralità del rapporto uomo-natura mi piace davvero!hai mai sentito la canzone "Luna" :D

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